Stage 05 – Edimburgh / Louisville
6 Giugno 2024Stage 07 – Elisabeth Town / Bowling Green
8 Giugno 2024Arrivati ad Elizabeth Town, rimanendo dunque nello stato del Kentucky.
Cittadina di circa 32mila abitanti che, cercando notizie, ho scoperto essere conosciuta per un film commedia che porta proprio il suo nome.
Siamo a grandi linee a metà strada tra Chicago e Memphis, dove arriveremo mercoledì 12 e ci fermeremo per una giornata, in modo tale da godercela con una visa a Graceland, la casa di Elvis Presley.
Ogni tappa rappresenta un’esperienza a sé.
Il fascino di questi viaggi è anche questo.
Sto vivendo, giorno dopo giorno con grande intensità tutto io che mi accade attorno.
Cerco di godere il più possibile il panorama che mi circonda chilometro dopo chilometro, trovando tanti spazi verdi, ed allo stesso tempo pongo grande attenzione anche ai segnali che arrivano dal mio corpo.
Il tema dell’ascolto è fondamentale, per capire quali sono le esigenze e le necessità del momento ed intervenire con la giusta soluzione.
Nella tappa di ieri, che ci ha portati a Louisville, ad esempio, a causa di un mio errore di valutazione, sono rimasto senza acqua, per cui ho dovuto avvisare Nicholas e Federico, trovandoci poi lungo la strada per un rifornimento “on the road”.
Ammetto che il fisico stava dando già qualche segnale di disidratazione, visto anche l’alto tasso di umidità che stiamo incontrando, inaspettato.
Ho preso consapevolezza di questo errore commesso e ne ho fatto esperienza tanto che studiando già meglio la tappa che ci ha portato ad Elizabeth Town, ho individuato con attenzione i punti dove potermi rifornire d’acqua, e non mi sono mai “scappati”.
La tappa di Louisville, per chilometraggio e dislivello, è la tappa più complessa di tutta l’impresa.
La soddisfazione al traguardo da parte mia in prima persona, ma anche dei ragazzi, Nicholas e Federico, che stanno documentando con professionalità e scrupolo ogni momento di questo viaggio attraverso foto e video, è stata grande.
Ci siamo resi conto delle difficoltà superate e di essere riusciti nonostante tutto a portare a casa il risultato.
E questo è stato uno stimolo ulteriore in vista delle prossime tappe.
Già, perché riuscire a portare a termine una tappa difficile come quella di ieri ti fa acquisire dal punto di vista psicologico, ancor più consapevolezza dei tuoi mezzi, ti restituisce forza nell’affrontare altre difficoltà, che possono essere rappresentate ad esempio dal lungo chilometraggio o da un dislivello positivo importante.
I 1100 metri di dislivello di ieri non sono stati certamente uno scherzo, ma averli affrontati con l’esperienza maturata qualche settimana fa al Basilicata trial, dove i dislivelli giornalieri sono stati ancora più rilevanti, mi ha fatto superare la salita con maggiore tranquillità, senza preoccupazioni particolari.
Ogni giorno qui in America è un insegnamento in più da immagazzinare nella memoria per fare esperienza.
Quell’esperienza che poi può essere assolutamente utile per affrontare col giusto approccio psicologico eventuali difficoltà anche nella vita di tutti i giorni.