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2 Giugno 2020Il Mental Training nel Tennis
6 Giugno 2020Proprio in questi giorni e dopo tanto tempo, ci viene ridata la possibilità di uscire, di riprenderci la nostra vita, ma purtroppo, alcuni di noi, stanno vivendo questi momenti sperimentando paura, ansia alla sola idea di uscire dal confinamento, preferendo di restarsene a casa.
Paura di uscire nuovamente in strada.
Ansia di riprendere le nostre routine.
La sensazione di avere tutto ciò che ci serve nelle nostre quattro mura.
Innanzitutto è bene ricordare che se in questo momento hai paura di uscire di casa, è normale e non riguarda disturbi psicologici.
Ci siamo sempre sentiti al sicuro nelle nostre case ed in questo periodo il nostro cervello si è abituato a questa certezza, rafforzato dal rischio di poterci ammalare, alimentando così la nostra insicurezza.
Come riconoscere dunque la sindrome da capanna?
I sintomi sono di letargia, sensazione di stanchezza, braccia e gambe intorpidite e difficoltà di alzarsi al mattino.
Scarsa concentrazione e scarsa memoria, demotivazione e mangiare in continuazione come antidoto all’ansia.
Vediamo dunque quali potrebbero essere alcune strategie per uscirne bene ed in poco tempo, ricordando che sono sensazioni comprensibili vista la situazione.
- Diamoci del tempo
- Rafforzate le vostre abitudini
- Tempo dedicato al riposo
- Cercate supporto
Categoria particolarmente colpita riguarda i più giovani, dove fino a poco tempo fa i genitori si sforzavano nel non far passare troppo tempo davanti ai vari device, mentre questa situazione ha ribaltato tutto ed ora, bisogna ribaltare tutto di nuovo.
Situazione questa che aumenta quel senso di “evasione” che l’adolescente ha insito in sé per mantenere quella sorta di distanza e differenziazione dagli adulti.
E’ un po’ la caratteristica che molti di noi abbiamo avuto e vissuto di “onnipotenza”, dove infatti possiamo notare gruppetti di ragazzini che non mantengono le distanze di sicurezza o che non utilizzano le mascherine.
Il consiglio migliore da poter dare ai genitori è quello dell’esempio.
Aiutare e supportare i più giovani con un atteggiamento congruente senza trasmettere ansia, paura, timori nel riappropriarsi di nuovo della propria vita.
Assumiamoci la responsabilità di accompagnarli nella fase 3 a piccoli passi, piccole e costanti esperienze che possano così rafforzare di nuovo la fiducia in sé stessi.
SCRIVIMI per un percorso di coaching personalizzato a info@andreadevicenzi.it
Director: Andrea Devicenzi
Editing: Luca Rovelli