
Day 5 – Breakfast with Don McCullin
26 Febbraio 2025Apro gli occhi alle 7:00, in netto anticipo sulla sveglia programmata per le 8:00.
Da subito sento la mente invasa dai pensieri.
Positivi, certo, ma tanti. Troppi per restare a letto!
Mi alzo, inizio a preparare la valigia e a mettere in ordine la stanza.
Alle 8:15 scendo per la colazione, spinto dalla fame e dalla voglia di uscire dallo spazio ristretto della camera.
Ho appuntamento con Romy, uno dei fotografi della mostra, indonesiano e ciclista.
Nei giorni scorsi abbiamo parlato spesso, e vederlo emozionarsi mentre gli raccontavo le mie avventure è stato speciale.
L’idea di collaborare con lui mi entusiasma parecchio.
Ordino la colazione e, mentre gusto la mia omelette, Romy arriva.
In pochi minuti gettiamo le basi per una collaborazione che promette di essere molto interessante.
Ci salutiamo: lui resterà un giorno in più, io invece salgo in camera a finire i preparativi.
Prima di uscire dalla sala colazioni, saluto le tante persone con cui, in questi giorni, ho avuto modo di parlare e confrontarmi.
Sorrido mentre mi allontano, consapevole che in cinque minuti ho stretto la mano ai fotografi più famosi al mondo, provenienti da ogni angolo del pianeta.
Rientrato in camera, creo l’atmosfera perfetta per quei momenti che richiedono ispirazione e concentrazione.
Apro le tende per far entrare la luce, imposto il condizionatore a 24 gradi, accendo il PC e metto una musica che mi carica.
Poi inizio a smontare la bici.
È diventata quasi una routine: ormai l’ho fatto così tante volte che in poco tempo riesco a chiudere sia la custodia della bici che la valigia.
L’organizzazione impeccabile del festival si conferma tale fino alla fine.
Scendo per il check-out e il van è già lì, pronto ad aspettarmi fuori dall’hotel.
Mi godo la città in questi ultimi venti minuti di trasferimento, molto, molto soddisfatto di tutto ciò che ho vissuto.
Non rimpiango nulla. Ho imparato a godermi l’attimo e qui, di attimi da vivere, ce ne sono stati davvero tanti.
Ora sono in volo, a 11.000 metri di quota, con oltre 500 persone.
Il bisbiglio dei passeggeri e le voci dei bambini mi fanno compagnia.
Scrivo, ascolto musica, programmo alcuni dettagli del mio prossimo Record a Palma, rispondo alle mail che invierò una volta connesso.
Il confronto continuo, diretto e indiretto, con questi grandi artisti mi ha fatto maturare ancora di più.
Non so se spingerò ulteriormente sull’acceleratore.
Sono soddisfatto di tutto ciò che sta accadendo, ma nelle prossime settimane prenderò decisioni importanti.
E lo farò nel miglior modo possibile, da solo e con il mio team.
Ad attendermi in aeroporto, come sempre, gli amici dell”AVR di Rodigo, sempre presenti, che da Malpensa mi accompagnano a casa.
Grazie per aver letto l’articolo.
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Good luck!