Stage 08 – Bowling Green / Nashville
10 Giugno 2024Stage 10 – Clarksville / Camden
11 Giugno 2024Arrivati dopo una tappa soffertissima, a Clarksville.
Il primo giugno, data che ha segnato la nostra partenza da Chicago, è ormai molto distante.
I chilometri percorsi fino ad ora ormai sfiorano quota mille.
Le ultime due tappe per un totale di 310 chilometri, mi hanno messo alla prova, per lunghezza e dislivello, ed oggi ho pagato un po’ lo “scotto” dal punto di vista mentale ed articolazioni della parte alta.
Il fisico ne sta risentendo, ed attendo il giorno di riposo che con Nicholas e Federico ci prenderemo a Memphis mercoledì 12.
Sono comunque felice di come le cose stiano andando, anche se non mancano gli imprevisti che lasciano l’amaro in bocca, ma ripensandoci, capisci che si tratta di cose che possono accadere in imprese complesse come quella che sto svolgendo.
Anzi, forse ti permettono ancora di più a capire, cosa realmente di grande si sta facendo.
Dopo la delusione dell’arrivo a Nashville, per il negozio della Gibson trovato chiuso, oggi ci siamo rifatti.
Abbiamo verificato che nonostante fosse domenica, il negozio lo si può trovare aperto dalle 12 alle 18.
Occasione da poterci lasciar sfuggire.
Ho allungato i chilometri giornalieri ma alla fine ho raggiunto l’obiettivo e sono riuscito a fare quella foto all’interno del negozio che mi ero prefissato.
Spettacolare vedere tutte quelle chitarre nuove, lucide, meravigliose.
Quest’anno festeggio i miei 30 anni dall’acquisto della mia Les Paul, ed ho festeggiato questa ricorrenza con l’acquisto della maglietta ufficiale di SLASH, mio idolo dell’hard rock.
Una cosa sto constatando.
Sono arrivato al termine delle prime due imprese bucando solo una volta, poco prima di Rejkiavik.
Ad oggi invece, qui in America ho già forato tre volte.
Gli asfalti sono ottimi ma presentano molta ghiaia e sconnessioni a volte eccessivi.
Non un grande problema forse, ma che riesce a mettermi a disagio nel non vedere funzionare al 100% la mia bici.
Bici che desidero sia in ogni momento, perfetta.
Colgo l’occasione per ringraziare l’amico e chitarrista Stefano Savazzi della diretta di questa mattina in cui ha raccontato e suonato in modo egregio, la musica di Jimi Hendrix.