Seconda impresa del Progetto ’22/’26 a seguito dell’avventura nel 2022 in Islanda.
2.200 chilometri in 20 giorni indimenticabili!
Dopo 4 anni dedicati ai cammini, il 2022 è stato l’anno del ritorno alla mia grande passione, il ciclismo estremo.
Fatica, sudore e sacrifici si fondono in ore e ore di bici alla ricerca di libertà, emozioni ed esperienze.
Benvenuto/a a bodo di questa fantastica avventura.
Ti aspetto al mio fianco, virtualmente, attraverso le mie foto, video e dirette.
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Il 5 Novembre 2024, sono stato fra gli inviatati alla prima serata di SPORT MOVIES & TV (42nd Milano International FICTS FEST 2024). Fra gli interventi che mi hanno colpito di più e che voglio condividere con voi in questo post ci sono quelli di Roberto Vecchi e l’amica Senatrice Giusy Versace. Di Roberto Vecchioni riporto le parole, così come me le sono appuntate (spero fedelmente): “Sport è una parola meravigliosa. Anzi non è solo una parola ma un Valore! Fatto di Fedeltà, Coerenza, Onestà, Dedizione, Testa (ingegno) e Cuore, Grandezza d’ Animo e Signorilità! Si premia il Merito! Si premia l’Impegno!” Come spesso ricordo ai miei cochee, Giusy ci ricorda che “dietro ad ogni medaglia c’è pianificazione e preparazione” ci invita a prepararci a “reagire alla vita e non aspettare che ci capitino eventi drammatici”. Dice : “Ho dovuto perdere due gambe per capirlo”. Quando aveva le sue gambe non correva, forse non amava neanche la corsa. Correre è stata la sua risposta a chi non credeva che potesse più vivere una vita “normale” o affrontare sfide. E’ stata la prima donna a “correre senza le gambe” ma la sua felicità più grande è che dopo di lei “ce ne sono state tante altre”, donne, sportive che non si sono arrese. Questi due interventi – fra i molti di valore – sono quelli che mi sento di portarvi OGGI come “memento”. Vi lascio dunque al video che ho montato con l’intervento di Giusy Versace.
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È con grande gioia e orgoglio che vi comunico una notizia straordinaria. Il docufilm “Crossing the North” verrà premiato durante la Cerimonia Ufficiale di Premiazione che si terrà a Milano (Italia), sabato 9 novembre alle ore 17 presso l’Auditorium di Palazzo Lombardia. Questo riconoscimento è parte del “SPORT MOVIES & TV 2024 – 4th MILANO INTERNATIONAL FICTS FEST”, il più prestigioso Festival Mondiale dedicato alla Televisione, al Cinema e alla Cultura Sportiva, nonché finale del circuito globale World FICTS Challenge, che conta 20 Festival in 5 continenti. La Giuria Internazionale ha inserito “Crossing the North” nella categoria “Olympic Spirit – Paralympic”. Il nostro lavoro concorre per uno dei premi più ambiti: la Guirlande d’Honneur 2024, la Mention d’Honneur 2024, o uno dei Premi Speciali 2024. È un traguardo significativo e, indipendentemente dal riconoscimento specifico che riceveremo, essere parte di questo evento rappresenta già una vittoria. Il nostro viaggio verrà celebrato in uno dei contesti più rilevanti al mondo, riconosciuto ufficialmente dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Colgo questa opportunità per ringraziarvi di cuore. Il vostro supporto costante è stato fondamentale per raggiungere questo importante risultato. Questo traguardo è un momento di grande soddisfazione, ma è solo una tappa lungo il nostro percorso… il viaggio continua!
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Ricevere il Premio Culturale Internazionale Cartagine 2.0 a Roma è stato un onore immenso. Questo riconoscimento non rappresenta solo un altro traguardo importante nella mia carriera, ma è anche una conferma del valore autentico di ciò che, insieme alla mia squadra, abbiamo costruito in questi anni. Un ulteriore stimolo, per continuare a percorrere questa strada con sempre più determinazione. Essere premiato nell’Aula Consiliare di Roma Capitale, di fronte a rappresentanti del Governo, esperti di cultura e illustri sportivi, è un’esperienza unica. In tutti questi anni, lo sport ha sempre rappresentato il filo conduttore di ogni mia avventura. Prima con il paratriathlon, che mi ha regalato grandi soddisfazioni a livello internazionale, e ora con il ciclismo, che mi sta permettendo di scoprire e raccontare il mondo in sella alla mia bici, con un solo pedale. Il mio obiettivo principale rimane sempre lo stesso: dimostrare che attraverso lo sport è possibile abbattere barriere e superare ostacoli che, a prima vista, sembrano insormontabili. Credo fermamente che ciascuno di noi abbia delle potenzialità uniche, che possono essere espresse al massimo se ci impegniamo a cercare dentro di noi la forza per farlo. Leggere e ascoltare nella motivazione del premio proprio questi concetti mi ha toccato profondamente, in piedi, davanti a tutte quelle persone in un’aula così importante. Pianificare le avventure che realizziamo con la squadra non è mai semplice: richiede impegno, determinazione e molto “sudore”. Se ci stiamo riuscendo – e il Premio Cartagine 2.0 ne è una chiara testimonianza – è anche grazie al supporto di tante realtà che credono nel mio lavoro. Senza di loro, molte delle imprese che sembrano quasi impossibili non sarebbero realizzabili. Un ringraziamento speciale va alla mia famiglia, che è sempre al mio fianco in ogni sfida, alla mia straordinaria squadra e alla professoressa Laura Mazza, che mi ha dato l’opportunità di essere conosciuto da una platea così prestigiosa come quella del Premio Cartagine 2.0. Questo riconoscimento mi dà una spinta ulteriore per affrontare con maggiore motivazione le sfide e i traguardi che ci aspettano nei prossimi mesi! PHOTO by Sebastiani Massimiliano
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Sono appena rientrato dalla trasferta in Basilicata, pieno di entusiasmo. Crossing the North, il docufilm che racconta la mia avventura in Scandinavia, ha ricevuto il premio Cinema e Sport al Basilicata International Film Festival. Essere ospite di una rassegna così importante, nel comune di San Fele, è stata un’esperienza straordinaria, ospite dell’organizzazione con a capo Alberto Nigro ed una fantastica squadra. Mi sono immerso in un mondo per me nuovo, quello del cinema, e ho avuto l’opportunità di conoscere professionisti esperti e giovani talenti, tutti accomunati da una grande passione per quello che fanno. Oltre a Crossing the North, anche il mio precedente docufilm La mia Islanda su un pedale continua a ricevere segnalazioni prestigiose. Il fatto che il nostro lavoro sia stato così apprezzato e che il racconto di questa esperienza abbia vinto un premio così importante, mi dà ancora più fiducia nel percorso che stiamo portando avanti insieme alla mia squadra. Sono certo che ci aspettano ancora tante soddisfazioni, anche nell’ambito dei festival. So bene che nulla arriva per caso. L’impegno è stato e continua a essere tanto. In questi anni abbiamo fatto grandi passi avanti, alzando l’asticella e mantenendo ferma la convinzione di diffondere un concetto per me fondamentale: il valore dello sport come mezzo per superare gli ostacoli che la vita ci pone davanti. Sono fortunato ad avere al mio fianco una squadra e tante aziende e realtà che credono in me e che mi permettono di raggiungere traguardi così importanti, sia dal punto di vista professionale che umano. NON CI FERMIAMO!!!!!
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Nella città di Trondheim, si conclude la mia avventura in Scandinavia. Seconda esperienza di “Progetto ‘22/’26”. L’emozione di aver raggiunto il traguardo dopo 2.200 in completa solitaria è stata altissima, tanto da tenermi bloccato davanti alla Cattedrale della città per oltre un’ora e mezza, dopo aver percorso nella giornata 159 chilometri. Era tardissimo, ma la luce era a mio favore, senza causami fretta. All’indomani, dopo un sano riposo in un letto serio, ho potuto godermi appieno la cattedrale, scattando foto e facendo riprese. Questo è parte del lavoro fatto all’esterno. Prossimamente pubblicherò la magia dell’interno.
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Prima giornata intera in terra svedese. Giorno 8, Tappa 6. E’ stato bello cominciare con una diretta dalla piazza centrale di Stoccolma, una citta’ davvero di grande fascino. Non e’ stata una partenza indifferente. Soprattutto nella prima parte in cui mi sono trovato di fronte ad un vento alquanto fastidioso che mi ha spinto anche a fermarmi per un po’ per questioni di sicurezza. Certo, niente a che vedere con quello che ho affrontato in Islanda ma comunque la sicurezza rappresenta sempre una della principali priorità. Poi la situazione e’ migliorata, sono riuscito a trovare una strada più tranquilla e la giornata e’ svoltata. Mi sono anche divertito a fare riprese con il drone. I chilometri percorsi sono stati 120, con arrivo a Nikoping, nuova diretta dalla piazza centrale e poi campeggio, montaggio tenda e cena. Ci tenevo davvero tanto a fare oggi una seconda diretta per tornare a parlare con tutti voi che mi seguite. Le difficoltà non sono mancate ma sono contento. Oggi riflettendo mentre pedalavo mi sono soffermato sull’aspetto del Cos’altro. Tutti noi abbia fatto lavori, studi progetti che prevedevano cose precise. Il Cos’altro e’ quello che incontri e che però non ti aspettavi di incontrare. E’ ciò che accade ma non potevi prevedere. In questa avventura il Cos’altro e’ sicuramente un aspetto da considerare ogni giorno perché #crossingthenorth continua a svelarvi grandissime e meravigliose sorprese.
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Arrivederci Finlandia….e’ stato bello conoscerti, vederti, attraversarti! Giorno 7 – tappa 5 Oggi ho lasciato le isole Alland, un territorio fantastico. Giorno dopo giorno sto cercando di perfezionarmi sempre di più con la tecnologia. Devo dire che sono davvero soddisfatto di quello che ne sta uscendo. Questa mattina ho provato a collegarmi in diretta Facebook con gli amici del Comitato Faventia 3.0, nato a Faenza su iniziativa di alcuni cittadini per sostenere la ripartenza della città dopo i tanti danni subiti con l’alluvione. Abbiamo avuto qualche problema nel collegamento e da Faenza non hanno potuto raccontare il loro progetto. Mè solo rimandato, nei prossimi giorni pubblicherò un video per entrare nel merito delle cose fatte. La parola di oggi e’ “organizzazione”. Un concetto importante, in questo viaggio come nella vita di tutti i giorni, per poter affrontare al meglio ogni momento. Sono arrivato in Svezia. Le quasi sei ore di attraversata in traghetto mi hanno permesso di godere ancora una volta di un panorama bellissimo, che ho cercato di documentare con macchina fotografica e telefono. Stasera dormirò in albergo, ho trovato una favorevolissima occasione in pieno centro, così per sfruttare poi la possibilità di ammirararela città e documentarla. Serata dedicata dunque alla documentazione ed al relax, poi da domani sempre in sella, tutti i giorni si entra nel pieno dell’avventura. Avrò una tappa di 120 chilometri circa. Non vedo l’ora di scoprire anche questo secondo paese dell’avventura. Continuate a seguirmi!!!
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Darsi degli obiettivi e trovare le strade corrette per poterli realizzare. Giorno 6, tappa 4. #crossingthenorth non smette di riservarmi sorprese, meraviglie. La giornata e’ partita come meglio non poteva. Colazione al bar del campeggio che mi ospita, succo di frutta, brioches e caffe’ con Radio Gagà dei Queen come sottofondo. Uno spettacolo, ancor più impreziosito dallo splendido panorama rappresentato dal mare che ho proprio di fronte. Oggi passerò tutta la giornata sulle Isole Aland. Come ieri, partirò ed arriverò a Mariehamm, ma questa volta alla scoperta del Sud dell’isola. In reception c’erano disponibili le guide di questa terra e devo dire che hanno davvero tanto da offrire. Alla fine ho percorso quasi 70 chilometri, filmando per gran parte del tempo, desiderando di potervele mostrare. Sono una persona fortunata, perché il pensiero di alzarmi la mattina con la possibilità di salire in bici e praticare la mia passione mi rende felice. La parola del giorno e’ ‘obiettivi’. Pianificare questo viaggio e essere riuscito a farlo e’ stato un obiettivo raggiunto, ma sono anche importanti gli obiettivi per la famiglia. Ci pensavo proprio oggi pedalando. Lavorare e permettere a mia figlia di poter andare all’università e’ davvero una cosa su cui voglio impegnarmi al massimo ed ho già qualche idea che mi stimola particolarmente. Tornato al campeggio dopo la giornata trascorsa in sella ho dedicato tempo importante a confrontarmi con la squadra che mi e’ sempre al mio fianco, seppur a distanza. Messaggi, call, video, momenti importanti per crescere tutti/e in questo viaggio. E’ già passata quasi una settimana da quando sono partito. Il tempo scorre veloce! Quasi non te ne accorgi! Sono sempre più contento di questa esperienza, felice di poterla condividere con tutti voi che ogni giorno mi seguite. VI VOGLIO BENE.
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In sella alla mia bici, pedalo e mi rendo conto di essere entrato in una dimensione in cui la concezione ed il valore del tempo, inteso come le 24 ore, dipende dal qui e ora. E’ cambiata la percezione dell’orario, dato dal momento che sto vivendo e dal posto che sto attraversando. Quinto giorno, terza tappa. Sono alle Isole Alland. E’ stata una giornata particolare con sveglia prestissimo per raggiungere il traghetto, sommato al fatto che non sapevo con precisione dove fosse. Orientamento e’ stata la prima parola chiave della giornata. Trovarsi in una città straniera senza riuscire a comunicare appieno con la popolazione e comunque gestire tutte le situazioni. Sei ore di traghetto dove sono riuscito anche ad occuparmi di aspetti secondari ma importanti, riuscendo tra una cosa e l’altra a godermi il panorama, emozionato nel pensiero di quanto sono fortunato a poter vivere questa grande esperienza. Sceso dal traghetto, sono salito in bici e ho pensato solo a pedalare, senza sapere esattamente quanti chilometri avrei percorso e quale fosse la mia tappa di arrivo. Unico pensiero “Andrea vai a Nord più che puoi”. Senza fretta per godere appieno ogni momento. E’ un pensiero questo, che più volte ho espresso anche lo scorso anno in Islanda. In questo momento per me il tempo non e’ scandito dalle 24 ore ma dipende dalle mie esigenze, ciò che mi trovo davanti e da idee nate in corso d’opera. Qui poi a mio vantaggio come in Islanda, la luce mi aiuta nell’esserci sempre. Chilometri totali percorsi 96, con la sola necessità di mangiare qualcosa e trovare un posto dove montare la tenda alle 23 passate. Ho incontrato tante piantagioni di mele e fermandomi in un locale ho anche bevuto un succo 100% mela e devo dire che era buonissimo, finito in 5 minuti. Temperatura ideale, sto davvero bene e sto cercando di documentare ogni cosa, curioso e con tanta voglia di mostrarvele. Domani altra giornata dove mi aspettando una novantina di chilometri. Le isole sono bellissime e vanno scoperte e viste. La Svezia si avvicina, #crossingthenorth sta entrando nel vivo….. Continuate a seguirmi!!!
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E’ stato bello, ascoltare in alcuni momenti il ronzio delle ruote della mia bici sull’asfalto. Giorno 4, tappa 2. Partito da Karis, mi separano dalla città di Turku, circa 120 km. Giornata impegnativa, soprattutto per le temperature che a mio avviso saranno ancora alte. Non mi sarei nai aspettato di arrivare addirittura a 37.7 gradi. Ho bevuto tantissimo, acqua, coca cola e anche una bevanda che era indicara per chi pratica sport. Essendo Finlandese, non ho nemmeno tentato di capirne gli ingredienti. Con un caldo così, il rischio più grosso era quello di disidratarsi, perciò non ho lesinato sull’acqua di acqua in bottiglia, che qui ha dei costi parecchio sfidanti. 4 euro per una bottiglia da 1,5 litri. Oggi ho ritrovato per diversi tratti gli stessi scenari vissuti in Islanda. Ogni 20 km circa una localita’ in mezzo al nulla più completo. Se in Islanda pero’ incontravo macchine qui invece mi sono trovato in mezzo alle foreste. E da qui, il tema dell’ascolto e del suono (parola chiave di questa giornata) della bici e di tutto quello che ho incontrato lungo il percorso. Domani si riparte per un’altra grande giornata per una tappa che dopo 5 ore di traghetto mi portera’ alle Isole Allan. Continuate a seguirmi così tanti/e comestate facedendo. Le vostre parole, i vostri incoraggiamenti, dono pura energia, che fa superare di slancio la stanchezza.
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Terzo giorno in Scandinavia, prima tappa. Finalmente in sella alla mia bici. Dopo un giorno e mezzo trascorso a Helsinki, non vedevo l’oro di cominciare effettivamente questa avventura. Arrivato a Karis, poco meno di 100 chilometri percorsi. Giornata bellissima, da tutti i punti di vista. Ero curioso di vedere prima di tutto la risposta della bicicletta a pieno carico, siccome un carico di oltre 20 chili può cambiare la dinamica del mezzo. Sono contento perchè dopo la leggera difficoltà in partenza, scorre molto bene e questo mi da sicurezza e tranquillità. Uscito dalla grande città ho subito assaporato quel rapporto con la natura e l’ambiente che a me è sempre piaciuto. Un percorso, quello che mi ha portato a Karis, caratterizzato da bei laghi, case meravigliose, belle strade, in sicurezza per i ciclisti perché con una pista ciclabile riservata. Mi sono reso conto, durante il primo giorno e mezzo trascorso a Helsinki, che soffro paeticolarmente l’attesa della partenza. Stessa sensazione lo scorso anno in Islanda, pensavo fosse stato causale, invece sembra dimostrarsi una costante. Sapevo che sarebbe successo ma ero anche consapevole che sarebbero bastati pochi chilometri in sella alla mia bici per recuperare energia e poter vivere appieno tutti i momenti di questa splendida avventura. Immergermi nei profumi delle prime foreste attraversate mi ha dato sensazioni bellissime. E’ stato come respirare la vita, ossigeno puro. Una grande emozione. Sto davvero bene. Mi sono reso conto di poter tranquillamente superare anche le difficoltà rappresentate dalla lingua. Pur essendo a quasi 3mila chilometri di distanza dall’Italia oggi ho potuto ancora una volta constatare la veridicità del famoso detto popolare “Tutto il mondo è paese”. Mi sono fermato in un punto di ristoro per mangiare qualcosa e la prima immagine vista in vetrina è stata quella di una confezione di cubetti di Grana Padano della Soresina. Non ho potuto fare altro che comprarla. Stasera si campeggia in “wild camping”, in attesa della seconda tappa, quella di domani che mi porterà a Turku, dopo circa 120 chilometri.
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