Webinar per le Scuole
3 Gennaio 2021#5 cose che lo Sport insegna all’Imprenditore
13 Febbraio 2021Cosa significa esattamente essere FELICI?
WOW!!!
Domandona!!!
Sono tanti anni che la ricerco e sempre più mi accorgo che è un obiettivo in continua mutazione in base alle esperienze, desideri, obiettivi che accadono nella mia vita, ma più passa il tempo e più leggo libri (molti dei quali consigliati da amici), più mi accorgo che esiste una strada per arrivarci, ma soprattutto ci sono azioni che se messe in campo, ci permettono di raggiungerla.
Perciò oggi, raccolto idee, spunti, esperienze, iniziamo questo viaggio assieme, avventuroso quanto entusiasmante e lo faremo ogni martedì e venerdì.
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Immaginate di trovarvi appena fuori da casa vostra, circondati da una nebbia fitta al punto da non poter vedere la parte opposta della strada. Guardate a destra, poi a sinistra, ma non vedete più in là di quindici metri. Siete circondati.
Secondo voi quanta acqua serve per produrre quella cortina di nebbia che vi ha completamente isolato dal vostro mondo?
Siete pronti/e? 😊
Qualche centimetro cubo.
Proprio così, l’acqua evapora e si condensa in minuscole goccioline che permeano l’aria, questo, è esattamente ciò che accade con certe esperienze dolorose e difficili.
Siamo una specie “adattabile”, ci capita una esperienza dolorosa, impariamo la lezione ed andiamo avanti con la nostra vita.
Ma non è sempre così!
Spesso capita che queste esperienze ci destabilizzano e quelle goccioline diventano rabbia, paura, dubbi su se stessi, sensi di colpa e/o altri sentimenti negativi, circondandoci e soffocandoci.
Ricordiamoci sempre: “Noi siamo fatti per essere felici”.
E se in un determinato momento della nostra vita questo è venuto a mancare, è necessario dunque affrontare quel banco di nebbia, capire da dove viene e come dissiparla.
Dunque, MUOVIAMOCI e percorriamo il primo passo:
– Quali eventi dolorosi o spiacevoli della mia infanzia, che hanno avuto su di me un forte e profondo, riesco a ricordare?
Prendete carta e penna e scrivete di getto, senza rifletterci troppo, scrivendo anche quegli eventi che all’apparenza o perché ve ne siete convinti nel tempo, sembrano superflui.
Buon lavoro ed a venerdì per il secondo passo.