Chi sono
Mi chiamo Andrea Devicenzi, sono Coach e Atleta, appassionato di Sport ed avventure al limite. Sono sposato con Jessica ed ho due meravigliose bambine, Giulia e Noemi.
All’età di 17 anni un grave incidente motociclistico mi ha causato l’amputazione della gamba sinistra. Un evento tragico che ha cambiato la mia vita per sempre.

"Se n’è andata una gamba
ma non la voglia di vivere
ogni giorno della mia Vita
al massimo delle mie possibilità."
Blog
Questa mattina ho avuto il piacere e l’onore di essere ospite, in veste di formatore e testimonial, alla riunione del gruppo di Parma di Allianz Assicurazioni. Un incontro dal tono diretto e autentico, nel quale non mi è stato chiesto di raccontare la mia storia, ma di portare un contributo utile e pratico: come trovare ogni giorno nuovi stimoli per dare il massimo nel proprio lavoro, anche quando le energie calano, gli obiettivi sembrano lontani e le difficoltà si moltiplicano. Il punto di partenza: la mia storia Da atleta paralimpico, tutto parte da un evento che ha segnato la mia giovinezza: la perdita della gamba sinistra a 17 anni. Un momento che avrebbe potuto segnare uno stop, ma che è diventato l’inizio di una maratona fatta di resilienza, coraggio e determinazione. Negli anni ho scalato montagne, attraversato continenti, percorso migliaia di chilometri in bici o a piedi, fondato un progetto innovativo (#Katana) e affrontato sfide fisiche e mentali che mi hanno formato profondamente. Tre i momenti salienti dell’intero incontro: Dall’obiettivo alla sfida Nel mondo del lavoro, come nello sport di endurance, non basta stabilire un obiettivo: serve trasformarlo in una sfida personale, qualcosa che ti chiami davvero in causa. Quando lo fai, la motivazione cambia forma: non è più legata solo al risultato, ma alla strada che scegli di percorrere ogni giorno. È lì che nasce la voglia di migliorarsi, anche quando nessuno guarda. La mentalità di endurance Durante l’incontro, ho portato esempi concreti di come si costruisce una mentalità da endurance: la capacità di resistere, di adattarsi, di continuare a muoversi anche quando la fatica si fa sentire. È un approccio che non riguarda solo gli atleti, ma chiunque lavori in ambienti esigenti, competitivi, in costante cambiamento. Allenare questa mentalità significa sviluppare pazienza, lucidità, gestione dello stress, ma anche decisione e velocità nel reagire. Alzare l’asticella senza aspettare il bisogno Uno dei punti centrali su cui ho lavorato è questo: alzare l’asticella prima che diventi necessario. Non aspettare che la crisi arrivi per correre ai ripari, ma costruire oggi le competenze, la forza e l’equilibrio che serviranno domani. È così che si cresce davvero! È così che si vince dentro e fuori! Il lavoro di oggi è stato intenso e profondo, lasciandomi come spesso mi accade, qualcosa anche a livello personale. Quando si crea quello spazio dove esperienze reali incontrano professionisti motivati, si genera un’energia capace di lasciare il segno.
Leggi tuttoQuesta mattina ho avuto il piacere di essere ospite presso l’Istituto Tecnico Economico Enrico Tosi di Busto Arsizio, nell’ambito del progetto internazionale “Exchange Group Finland Italy – Sport & Inclusion”, che coinvolge studenti finlandesi e italiani in un’esperienza di scambio culturale, educativo e sportivo. Collaboro con l’Istituto Tosi dallo scorso anno, protagonisti di un percorso condiviso che ha già avuto un’importante tappa in Islanda con “Oltre l’Impossibile 1.0”, un progetto formativo e sportivo nato per stimolare nei ragazzi riflessioni profonde sul significato di sfida, resilienza, lavoro di squadra e visione del futuro. Un’esperienza straordinaria, documentata anche in questo trailer, che ha lasciato un segno forte nei ragazzi e negli adulti coinvolti. E ora ci prepariamo alla seconda edizione, che ci porterà quest’anno in Cambogia, in un contesto completamente diverso ma altrettanto ricco di significati. Il progetto “Exchange Group Finland Italy – Sport & Inclusion” si inserisce perfettamente in questo solco: l’inclusione attraverso lo sport, la crescita personale, il confronto tra culture e l’incontro tra storie di vita differenti. Durante l’incontro con questi giovani provenienti dalla Finlandia, ho condiviso la mia storia. Ho parlato della mia adolescenza e dell’incidente che mi ha cambiato la vita, facendomi perdere la gamba sinistra. Ma anche di tutti i passaggi, le scelte, le cadute e le ripartenze che mi hanno portato, oggi, a vivere una vita piena. Ho raccontato dei miei primi lavori, delle mie avventure sportive in tutto il mondo, del progetto imprenditoriale #Katana, nato per trasformare una stampella in uno strumento di libertà e bellezza, e dei nuovi obiettivi per cui sto lavorando: il record mondiale delle 24 ore indoor in bici, i cammini internazionali, e molto altro. Ne è nato un confronto bello, sincero, pieno di curiosità. Le domande dei ragazzi sono arrivate da ogni direzione: dallo sport alla motivazione, dall’inclusione alla fatica, fino al significato di affrontare e superare i propri limiti. Vedere lo stupore e l’interesse nei loro occhi è stato il segno più concreto che progetti come questi funzionano: aprono, uniscono, trasformano. Un grazie all’Istituto Tosi, al corpo docente e agli studenti italiani e finlandesi per questa nuova occasione di crescita reciproca. L’inclusione, il rispetto e lo sport sono linguaggi universali. E oggi ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma.
Leggi tuttoIeri è stato finalmente il momento che attendevamo da settimane: il test delle 8 ore sul velodromo coperto di Palma de Maiorca. Un test fondamentale, perché in questi progetti estremi – dove la distanza è enorme ma le certezze poche – non si può improvvisare nulla. Bisogna mettere il corpo, la mente e l’intero sistema alla prova, per osservare, capire, correggere. Sono stati 197 i chilometri percorsi, una distanza importante che ci dà una chiara indicazione: i 500 km nelle 24 ore non sono un sogno folle, ma un obiettivo possibile, reale, alla portata. Certo, è stato solo un terzo della distanza totale, e lo ricordo a me stesso con umiltà: non per smorzare l’entusiasmo, ma per nutrire la concentrazione, affinché rimanga viva, alta, costante fino al 7 giugno. La gamba ha risposto alla grande. Non una fitta, non una flessione, ma un rendimento pieno, potente, continuo. E questo, per un atleta amputato come me, è già di per sé una conquista enorme. La posizione in bici è quasi perfetta, ma ci sono ancora dei piccoli aggiustamenti da fare: e su questo siamo già al lavoro, perché a quei livelli ogni millimetro può fare la differenza. L’alimentazione? Precisa, fluida, calibrata. Ma so già che nel test di 12 ore tra due settimane e soprattutto il giorno del Record dovrò apportare alcune modifiche. La macchina funziona, ma per farle percorrere 500 chilometri senza soste serve il carburante giusto, al momento giusto, nella forma giusta. E poi c’è lei, la mente! Ha tenuto bene, solida, lucida, determinata. Solo dopo la quinta ora qualche pensiero pesante ha bussato, ma l’ho cacciato fuori dalla porta velocemente. Lo dico spesso: nei record, la parte fisica è fondamentale, ma è la mente a decidere se arrivi al traguardo o ti fermi prima. Oggi sento la stanchezza. Alcune parti del corpo gridano più forte di altre. Ma dentro di me c’è una soddisfazione potente, che supera la fatica. Il team è carico, io sono motivato. Abbiamo le risposte. Ora serve solo continuare a fare domande giuste, nelle prossime settimane, fino a quando la linea del traguardo diventerà una linea di partenza… per ispirare, per dimostrare, per ricordare al mondo che nessun limite è troppo grande. Infine, ancora un ringraziamento a tutti gli amici e alle aziende che hanno scelto di credere in questa impresa e che sono al mio fianco in questa avventura: Borello Supermercati, Progetti del Cuore, Quixa, Pomì, Fondazione Dona di Slancio, Coppini Arte Olearia, Geass, Equistasi, Katana, Outwet, Zinzino, Edel Costruzioni, Lombardo, FIZIK, Anmic Cremona, CSR, Visioli Immobiliare e Avis Casalmaggiore. Il viaggio verso il Record continua. Più pronti, più uniti, più vivi che mai.
Leggi tuttoIeri è stata una di quelle giornate che difficilmente dimenticherò. Sono finalmente tornato a pedalare sul velodromo coperto di Palma de Maiorca, lo stesso che il 7 giugno sarà teatro del mio tentativo di Record del Mondo sulle 24 ore. La prima sessione, oltre un’ora e mezza, è stata intensa, mirata, specifica. Poi, una seconda parte più “libera”, in cui ho scelto di esplorare, di salire sempre più in alto lungo le pareti dell’anello, cercando il mio limite. Sì, il limite. Quello fisico, quello tecnico, ma anche quello mentale. A circa 38 km/h, la ruota posteriore ha iniziato ogni tanto a slittare: un segnale, un confine da conoscere, rispettare, superare. È stato un allenamento, certo, ma anche un incontro profondo con l’emozione. Una di quelle emozioni che ti fanno dire: “Non vorrei più scendere dalla bici.” E in effetti, non ho smesso: dopo un po’ di riposo, nel pomeriggio sono risalito in sella, stavolta su strada. Due ore leggere, senza traguardi né pressioni, solo per far girare la gamba, liberare la mente e prepararla per queste due giornate intense che mi aspettano: 5 ore oggi, 8 domani! Ogni dettaglio, ormai, ruota attorno al Record. Tutto è pensato in funzione di quel momento. E posso dirlo chiaramente: non credo di aver mai sentito così tanto un traguardo sportivo come questo. La condizione mentale che sto vivendo – fatta di concentrazione, cura, presenza – mi piace, mi completa, mi rende più forte. Sento che sto alzando il livello. E non solo come atleta: questa crescita, questa determinazione, inizia a contaminare ogni ambito della mia vita. Il viaggio verso il record continua! La preparazione è a buon punto, e se escludo la settimana finale di recupero, continuerò ad alzare lo stato di forma giorno dopo giorno. Sto costruendo qualcosa di speciale, e il 7 giugno sarà solo il momento in cui tutto si manifesterà. Grazie a chi mi sta seguendo, supportando, motivando. Continuate a pedalare con me! Perché questo traguardo, anche se personale, non lo sto rincorrendo da solo.
Leggi tuttoProprio oggi è arrivata una di quelle notizie che, in silenzio, scuotono tutto. Una notizia importante non solo per la gratificazione in sè, ma per l’energia profonda e autentica che riaccende. Abbiamo vinto l’Hollywood Access Film Festival con il trailer di “On the Road”, il viaggio dello scorso anno da Chicago a New Orleans, in bici, tra sogni, chilometri e incontri, vissuto in prima linea con il videomaker Nicholas Babusci ed il fotografo Federico Manfredi. Un festival internazionale, una vetrina globale. E tra tante storie, la nostra. In quei minuti di video non c’è solo uno che pedala: ci siamo tutti! Ci sono i sogni che si trasformano chilometro dopo chilometro lunghe le strade, la gamba che spinge ma anche le mani che aiutano, le parole scambiate lungo il percorso, i sorrisi e le sciocchezze di due giovani che mi accompagnavano,le albe e le difficoltà, il vento contrario, il caldo torrido e la musica che abbiamo portato con noi. Ma soprattutto c’è un messaggio che va oltre la bici, lo sport, le imprese: la possibilità reale, concreta, di ispirare le persone. Di accendere qualcosa in chi guarda. E quando questo qualcosa accade a migliaia di chilometri da te, capisci che la tua voce è arrivata lontano. Questo premio non è solo un riconoscimento. È un carburante emotivo per me e per tutte le persone che fanno parte di questo progetto. È un messaggio potente che ci invita a fare ancora meglio: ognuno nel proprio ruolo, nella propria passione, nella propria missione. Grazie di cuore a tutti coloro che mi sono accanto ogni giorno, in silenzio o facendo il tifo. Parlano di noi!!!! Ci vedono nel mondo!!!! E noi… continueremo a farci sentire.
Leggi tuttoMancano poco più di 40 giorni a quel 7 giugno che da mesi occupa ogni mio pensiero.Quel giorno tenterò di stabilire il Record del Mondo su pista nelle 24 ore, puntando a infrangere la soglia dei 500 chilometri: l’equivalente di 2.000 giri di pista, dalle ore 12 del sabato fino alle ore 12 della domenica. Per questa sfida, una scelta per me rara, ho deciso di affidarmi a una preparatrice che mi segue ormai da 5 mesi. Allenamenti su pista, sui rulli, in strada, in palestra, sessioni a corpo libero e tanto stretching: tutto è studiato nei minimi dettagli per portarmi a livelli che sinceramente credo di non aver mai raggiunto prima. 500 chilometri sembrano un traguardo quasi impensabile, ma ci credo davvero.!!! Il weekend appena trascorso mi ha dato nuove conferme: circa 270 chilometri percorsi in due attività molto diverse tra loro, che mi hanno fornito dati e sensazioni fondamentali.I 1.700 metri di dislivello affrontati e un imprevisto — il taglio di un copertoncino poco fuori Cremona — sono stati altri tasselli preziosi. Ogni ostacolo che supero mi adatta meglio alle difficoltà che inevitabilmente incontrerò durante quelle ore concentrate e intense. La squadra che mi supporta crede fortemente nella possibilità di raggiungere questo traguardo, e questo per me è un aiuto immenso.Diversamente da altre imprese passate, stavolta sto vivendo e gustando pienamente questo stato di concentrazione crescente. Giorno dopo giorno, sento di essere sempre più “in sella”, con l’entusiasmo vivo di ascoltare quel “VIA” dai giudici che certificheranno il tentativo di record dopo 24 ore. Un grazie sincero a tutti gli amici e alle aziende che hanno scelto di credere in questa impresa e che sono al mio fianco in questa avventura: Borello Supermercati, Progetti del Cuore, Quixa, Pomì, Fondazione Dona di Slancio, Coppini Arte Olearia, Geass, Equistasi, Katana, Outwet, Zinzino, Edel Costruzioni, Lombardo, FIZIK, Anmic Cremona, CSR, Visioli Immobiliare e Avis Casalmaggiore. Il viaggio verso il 7 giugno continua! Con il cuore, la testa e la gamba, pronto a dare tutto!
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Eventi
In occasione della festa annuale del Luna Residence, racconterò le mie avventure, fino ad arrivare all’ultima in Islanda
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Eventi trascorsi
Iniziano da Sabbioneta le presentazioni aperte al pubblico, relative al mio ultimo viaggio in Scandinavia, Finlandia, Svezia e Norvegia, denominato #crossinthenorth. Faremo assieme un viaggio, grazie a racconti, aneddoti, filmati e foto. Vi aspetto! Vi aspettiamo!
Leggi tuttoCastelverde – 9 dicembre 2022 Altro appuntamento in cui poter venire ad ascoltare e vedere l’Impresa in Islanda. Questa l’organizzazione della serata: Dalle ore 19 MOSTRA FOTOGRAFICA Alle ore 21 – Proiezione del Film “La mia Islanda su di un pedale” Alle ore 21:45 – Presentazione del libro “La mia Islanda su di un pedale” VI ASPETTO
Leggi tuttoNoceto (PR) – 25 novembre 2022 Presentazione del libro “La mia Islanda su di un pedale”. Dalle ore 18 alle 23 – Mostra Fotografica Alle ore 21 – Proiezione del Film “La mia Islanda su di un pedale” Alle ore 21.45 – Presentazione del libro “La mia Islanda su di un pedale” Seguiranno aggiornamenti
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